Personalmente mi ritrovo raramente di dover parlare di un gruppo la cui età non abbia una media dei 20 anni. Vuoi per le “restrizioni” dei generi che ascolto, vuoi per la mancanza di appassionati, soprattutto in Italia. Gli if di certo non godono di molta popolarità, ma a loro non sembra importare: 4 album sulla spalla e molta voglia di vivere la propria passione li portano a questo ultimo lavoro omonimo. Un album dalle sonorità molto lontane da quelle a cui sono abituato, ma non per questo poco valide. Molto maturo dal punto di vista compositivo il disco é un perfetto mix di rock alternativo ed una leggera punta di elettronica. Difficile accostare il loro stile ad un gruppo in particolare, ma gli if richiamano qualche sfumatura di Coldplay (anche se in chiave molto più lenta) per la morbidezza dei suoni e i Death Cab For Cutie per qualche ritmo pop qua e là (anche se mi rendo conto entrambi i paragoni sono un po’ forzati). Buono l’organico dell’album che spazia da ballate come “I Wish” e “Loser” a pezzi con più chitarra e dal tempo più veloce come “Blisters”. Va fatto notare che comunque gli if preferiscono lavorare con delle melodie abbastanza lente. Ma non per questo noiose.
Magari poter ascoltare cose del genere alla radio!
Play | Cover | Release Label |
Track Title Track Authors |
---|