Ilario Pisanu ci ha dedicato questa bella recensione su Saltinaria.it. Grazie ancora ai ragazzi di Synpress44 per l’impagabile collaborazione!
Gli Ifsounds, band del Molise, abbandonano il precedente nome If e pubblicano il concept album “Apeirophobia”. L’Apeirophobia è la paura persistente, anormale e ingiustificata dell’infinito.
La splendida voce di Elena Ricci si destreggia nelle cinque tracce del disco, che, per volere della stessa band è in Free Streaming sul loro sito ufficiale. Anche se il termine “traccia” è riduttivo, in questo caso. I primi tre brani infatti hanno una durata media di sei minuti ciascuno. La splendida “Summer Breeze”, ad esempio, è un concentrato di magia. Romanticismo a chili.
Di diverso avviso è “Last Minutes”, decisamente più prog-rock. Il tempo di sognare con i soli due minuti dello strumentale “Aprile”, ed ecco che sbuca la quinta traccia, la monumentale title-track “Apeirophobia”, suddivisa in ben 9, psichedeliche parti.
Il gruppo cambia ancora approccio rispetto ai brani precedenti. Nove parti per un totale di circa 28 minuti dove gli Ifsounds spaziano tra psichedelica, parti strumentali, voci distorte e camere sonore. Un crogiuolo dove la paura dell’infinito diventa tangibile: non vi serviranno ansiolitici, psicofarmaci, tecniche yoga o fiori di bach.
“E mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio”.
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