Ho cercato su Google “if – Morpho Nestira” e ho trovato decine di pagine che parlano in qualche modo del nostro album: alcuni siti in cui è possibile comprarlo, altri in cui è possibile ascoltarlo in streaming, altri ancora dove è possibile scaricarlo (legalmente e illegalmente…), altri infine dove è recensito.
Grazie a tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo prezioso ascoltando la nostra musica e soprattutto a coloro che lo hanno recensito… è una sensazione davvero incredibile pensare che ci siano tante persone interessate alla nostra musica in giro per il mondo.
Sfortunatamente i recensori spesso finiscono col parlare quasi esclusivamente della musica in senso stretto e di questioni tecniche come la produzione, l’esecuzione, le comparazioni con altri artisti… va benissimo, questi aspetti sono essenziali, in quanto siamo innanzi tutto musicisti e proponiamo un “prodotto musicale”…
Tuttavia credo che la musica non sia solo melodie, produzione e tecnica.
Con i nostri album cerchiamo sempre di comunicare con l’ascoltatore, di condividere pensieri con gente vera, di ascoltare le opinioni di ognuno.
Probabilmente già sapete che Morpho Nestira è un concept album sul materialismo, tuttavia qualche recensore ha frainteso leggermente il messaggio e più di uno ha trovato “superflui” (se non addirittura “irritanti”) gli “insert” intertraccia.
Forse la scelta di inserire frammenti parlati in più lingue, un modo per dare maggiore “universalità” al messaggio, ha finito col renderlo meno chiaro, trasformando di fatto gli insert in inutili riempitivi tra canzone e canzone…
Per questa ragione mi piacerebbe cominciare un viaggio “dietro le quinte” di Morpho Nestira per trovare insieme le chiavi di lettura e poter cominciare un nuovo dialogo con i nostri ascoltatori.
1. You need
La gente sta entrando nella Macchina: c’è sempre qualcuno che ti dice di cosa hai bisogno, cosa vuoi e che può soddisfare queste tue nuove “necessità”… Tu devi solo trasformarti in un altro ingranaggio della Macchina, vendere il tuo Tempo (e la tua Anima) per soddisfare la tua ingordigia indotta.
Ma come lavora la Macchina? Ascoltiamo l’introduzione di “You need”.
Si sente qualche televendita, ma la voce principale è quella del consulente finanziario della tua banca (interpretato da Zaida Perez, che all’epoca della registrazione faceva esattamente questo lavoro):
“Allora, Sig. Muñoz, il massimo che possiamo offrirle è un mutuo quarantennale con quota crescente. Tenga in considerazione poi che se vorrà fare ammortamenti parziali o totali del suo debito sarà penalizzato…”
Quindi comincia la canzone… Benvenuti alla Macchina!
Curiosità:
– Quale canzone degli if (contenuta in “The Stairway”) è suonata al contrario nell’introduzione?
– Dario imita lo stile chitarristico di un “angelo caduto” degli anni ’90 nei primissimi secondi della canzone. Questo artista si suicidò, forse perché si rese conto che stava soddisfacendo solo false necessità e non avrebbe mai soddisfatto le sue necessità “vere”… Di che artista si tratta?
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