Ecco l’intervista rilasciata all’Alligatore sul suo blog
Come è nato Reset?
Fabio De Libertis (basso): Reset è un punto di partenza, come nella vita così anche nella musica, è rialzarsi da uno shock ed avere la forza e il coraggio di ricominciare…
Dario Lastella (chitarra): gli ifsounds erano un gruppo molto diverso fino al 2012, una sorta di “studio band” formata da musicisti che vivevano molto lontani tra loro. Il materiale prodotto fino ad allora, pur essendo estremamente valido, non aveva l’immediatezza e la compattezza che solo una rock band “vera” può dare. Dal 2013 ho deciso di riformare il gruppo seguendo una logica più tradizionale e dopo aver ricostituito la line up dei nuovi ifsounds, sono partiti i lavori per questo album.
Runal (voce): Dalla voglia di creare musica per dimenticare, risolvere e immortalare (chi più chi meno) un nostro periodo della vita.
Perché questo titolo? … un titolo molto chiaro e semplice/diretto.
Claudio Lapenna (tastiere): “Reset” è la sintesi che massimamente rappresenta i cambiamenti della vita, soprattutto quelli drastici. Curiosamente oltre ai cambiamenti riguardanti la band, questo periodo ha rappresentato per alcuni di noi anche un periodo di profondi cambiamenti personali, un “reset” a volte anche traumatico, ma necessario.
FDL: “Reset” non è una scelta casuale: gli ifsounds si sono “resettati” e così le loro sonorità. La nuova impronta che abbiamo dato alla band, pur restando radicata nel progressive anni ’70, ha un approccio più diretto, alternando momenti di rock più spinti a ballad e sonorità psych/progressive. Questo nuovo corso è la sintesi dei vecchi ifsoundscon le influenze musicali di noi nuovi.
R: Perché siamo dei fottutissimi operai! (o operai fottuti..)
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
DL: Dal punto di vista concettuale volevamo costruire un album che esprimesse le emozioni derivanti da un ciclo di vita e il lento e faticoso inizio di un nuovo ciclo. Essendo l’argomento complesso ho deciso di “asciugare” gli schemi autoriali, scrivendo testi molto semplici e diretti, in linea con la musica. La musica infatti spesso è dura, nervosa, cambia spesso come l’umore di alcune giornate no, è ricca di colori e tessiture diversi, dalla chiarezza di una luce di speranza un po’ malinconica, all’oscurità di una disperazione avvelenata dalla rabbia.
FDL: Musicalmente ognuno di noi ha portato idee ed esperienze musicali molto diverse. La genesi delle canzoni è stata quindi il percorso di amalgama che ha portato ognuno di noi a dare un pezzo di sé al risultato finale. I pezzi sono stati costruiti quasi artigianalmente in sala prove, cercando e provando le soluzioni più disparate prima di raggiungere il risultato ottimale.
R: musicalmente non ci conoscevamo molto, quindi all’inizio abbiamo elaborato le idee di Dario col nostro modo di suonare/cantare, pian piano sono uscite le nostre personalità.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
FDL: Come in ogni lavoro ci sono sempre molti aneddoti divertenti. Il primo che mi viene in mente è la registrazione delle mie parti di basso, in cui per tre giorni abbiamo cercato invano il setting giusto per i suoni insieme a Dario sulla mia complicata pedaliera, ottenendolo poi semplicemente lasciando solo due effetti base analogici e collegando il basso direttamente alla testata… E’ superfluo sottolineare che alla fine ci siamo guardati in faccia come due idioti… In fondo niente è meglio delle cose fatte come una volta!
R: Forse la cosa più divertente è stata vedere la faccia perplessa di un nostro amico, il mitico Malef, che durante le registrazioni dei cori punky-style di Forty-Fourteen ci guardava perplesso … Ma lui è un metallaro duro e puro, di quelli che non accettano compromessi e contaminazioni!
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche senza volerlo.
CL: Reset è un concept album!
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Reset?… che vi piace di più fare live?
CL: Per i miei gusti, il pezzo migliore è sicuramente Laura.
FDL: Io sono legato soprattutto a Reset, un brano nato volutamente con uno “spirito libero” e grazie al quale siamo riusciti a fissare i punti cardini dei nuovi ifsounds.
DL: Mi è difficile dire un solo pezzo. Forse Sono nato due volte, il pezzo iniziale. L’inizio del nuovo viaggio degli ifsounds, visto che è stato anche il primo pezzo che abbiamo arrangiato con la nuova formazione. Nella versione live mi piace anche molto FR9364.
Il cd è uscito con una label dal bel nome Melodic Revolution Records… come vi siete trovati? Presentateli … altri nomi da citare per questo disco?
DL: Con la Melodic Revolution Records di Nick Katona collaboriamo da diversi anni. Non solo il nome della label è bello, ma anche la sua filosofia, incentrata non sulla vendita, ma sull’artista e sulla musica. Per noi essere nella famiglia MRR, è un onore, vista la grande qualità del suo roster, composto da grandi musicisti da tutto il mondo, spesso nomi davvero importanti nell’ambiente.
R: Vorrei citare anche la presenza degli amici Hexperos, grande band di musica neofolk e medievale, che ci hanno prestato il loro talento sul brano Laura, arricchendola con gli archi e il flauto.
La copertina colpisce subito, con questi disegni in movimento … come tutto il lavoro grafico, ben curato. Come è nato e chi è l’autore?
DL: L’autrice del quadro in copertina è la pittrice teramana Fabienne Di Girolamo. E’ una grande artista che utilizza un approccio molto personale all’arte figurativa, da lei definito “espressionismo sintetico”, tutto giocato sul dinamismo delle forme, sui contrasti di colore molto netti e sull’utilizzo della linea nera come separazione e allo stesso tempo congiunzione delle figure. Consiglio a tutti di farsi un giro sul suo sito per dare un’occhiata ai suoi lavori. http://fabiennedigirolamo.com.
Come e dove presenterete l’album?
FDL: L’obiettivo per completare il “reset” degli ifsounds è trasformare una “studio band” in una “live band”. A questo proposito stiamo lavorando duramente per mettere su un live in grado di valorizzare il nuovo album e i migliori brani della storia di ifsounds.
CL: Questo nel mondo reale. Nel mondo virtuale stiamo presentando il disco un po’ ovunque, anche grazie alla preziosa collaborazione dell’ufficio stampa Synpress 44 di Donato Zoppo e Francesca Grispello.
DL: Intanto abbiamo anche pubblicato il primo video tratto dall’album Sono nato due volte, realizzato ancora grazie all’aiuto di Fabienne Di Girolamo che ci ha fatto entrare nel suo studio e di Valentina Gatti che ha fatto da modella per il filmato. Qui otete vedere il video:https://www.youtube.com/watch?v=Sv1tJrOA7Hc
Altro da dichiarare?
DL: Semplicemente ringraziare te, Alligatore, per lo spazio che ci stai concedendo e tutti i tuoi lettori che vorranno scoprire la nostra musica!
R: ”Sciine non pago!” cit. zingaro al posto di blocco (..scusate)
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