Il ticchettìo dell’orologio, chiudo gli occhi. Mi immergo in “The Stairway” degli if, gruppo progressive non nuovo nella scena italiana, con tre album all’attivo. La band nasce agli inizi degli anni ’90 dall’incontro degli allora due compagni di scuola Dario Lastella e Claudio Lapenna che, legati da una grande passione per la musica, cominciano la collaborazione artistica prima con cover e poi con pezzi originali. A loro si sono aggiunti Franco Bussoli e Paolo De Santis. Dopo diverse peripezie e due album, approdano a “The Stairway”; questo concept è incentrato sul viaggiatore, protagonista della storia dal momento in cui viene proiettato in una realtà parallela dove deve andare alla ricerca della “Scala per la Terra della Meraviglia”, aiutato dal Mago dei Sogni. Ma non vorrei parlare della storia quanto della musica. Una musica trasportante, con qualche reminescenza floydiana: lenta, ma mai stancante. Ma eccola cambiare verso lidi ora più ballad, ora più dark e anche easy listening. Ciò che mi fa storcere il naso durante l’ascolto è la batteria programmata (colpa mia lo so… non picchiatemi se adoro Nick D’Virgilio che non usa nemmeno i trigger…), che comunque nulla toglie al discreto lavoro degli if.
E, come dicono i giornali nella sezione cinema: da ascoltare!
Marco Chiappini
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